
La chiesa di Santa Maria dei Greci è stata costruita su un antico tempio greco del V secolo a.C. in parte ancora visibile dall’esterno e attraverso la pavimentazione in vetro della chiesa.
Per le sue caratteristiche costruttive, il tempio può essere riconducibile ai templi dedicati alla dea Atena, realizzati dopo la battaglia di Himera del 480 a.C. per celebrare la vittoria sui cartaginesi da parte delle città greche di Akragas, Siracusa, Himera e Gela. Doveva trattarsi di un tempio che presentava 14 colonne sul lato lungo e 6 sul lato corto (sul lato lungo una colonna in più rispetto al tempio della Concordia nella Valle dei Templi). Quello che resta dell’antico tempio greco è oggi visibile nelle fondamenta della Chiesa e dal corridoio di fianco al muro perimetrale, dove si possono vedere gli antichi gradoni e il basamento (crepidoma) su cui poggiano le porzioni inferiori di sei colonne scanalate.
La conversione dell’edificio classico in chiesa cristiana si pensa sia avvenuta in epoca bizantina, dedicando alla Vergine Maria il tempio pagano originariamente intitolato alla dea Atena, così come sancito dal Concilio di Efeso del 431 d.C., in linea coi decreti degli imperatori bizantini Teodosio II e Valentiniano III nel 435 d.C..
L’attuale destinazione sacra dell’area è uno straordinario esempio di continuità dei luoghi di culto dal mondo antico fino ad oggi: dal V secolo a.C. fino a oggi, senza soluzione di continuità neppure durante la dominazione araba, questo luogo da 2500 anni ha sempre rappresentato un punto di riferimento nella vita religiosa di chi ha abitato la città.





