
Sulla parete sud della chiesa di Santa Maria dei greci spiace un magnifico affresco datato alla fine del XV secolo e la cui committenza è ricondotta alla famiglia dei Pujades.
L’affresco racconta delle scene dell’infanzia di Maria, tratte dal Vangelo apocrifo di Giacomo.
Nella prima scena in alto sono raffigurati un vecchio seduto su una pietra, un ovile con delle pecore e un Angelo in piedi vicino al vecchio; il gregge ci dice che il vecchio è un pastore: si tratta di Gioacchino, padre di Maria, che riceve dall’Angelo l’annuncio del concepimento della Vergine, nonostante la tarda età sua e di sua moglie Anna.
La seconda scena mostra il rito della presentazione di Maria al tempio: Gioacchino porta come offerta una coppia di tortone al sacerdote del tempio, alle sue spalle sant’Anna e davanti a lui la Vergine.
Al centro una raffigurazione mostra Maria seduta su un trono mentre gli angeli la stanno incoronando; la Vergine ha un seno scoperto e lo offre a Gesù assiso sul suo grembo: la Virgo lactans evoca la materna carnalità di Maria che è Regina del Cielo ma anche donna e madre.
Sotto la figura di Maria è raffigurato un uomo con una radice, si tratta di Iesse padre del re Davide che tiene fra le mani le origini della propria discendenza. La radice si sviluppa in un albero che culmina con la figura di Davide (in alto a destra) che guarda a Cristo, sua discendenza, perché per i cristiani Gesù viene dalla famiglia di Davide dopo 40 generazioni.


